Published on giugno 24th, 2013 | by Antonio Ciccotti
0Quartiere San Giovanni a Teduccio
San Giovanni a Teduccio è un quartiere della periferia orientale di Napoli
Faceva parte della 20ª circoscrizione, divenuta, in occasione delle elezioni amministrative del 28-29 maggio 2006, la Sesta Municipalità insieme ai quartieri di Barra e Ponticelli. Pur non essendo molto vasto (2.35 km²) ha circa 25.000 abitanti.
Sul territorio è presente il “Laghetto Troisi” intitolato a Massimo Troisi, un piccolo bacino artificiale con ingresso principale da Viale 2 giugno.
San Giovanni a Teduccio confina a nord col quartiere di Barra, ad ovest con Poggioreale, ad est coi comuni di San Giorgio a Cremano e Portici, mentre al sud si affaccia sul Mar Tirreno.
Etimologia e storia
Il toponimo deriva dal ritrovamento di un busto marmoreo di San Giovanni Battista presso un complesso appartenente a Teodosia risalente al IV secolo e tuttora conservato nella cattedrale insieme ad una colonnina recante l’omonima iscrizione.
San Giovanni è stato aggregato alla città di Napoli sotto il fascismo, mentre sino al 1926 era un comune autonomo, sorto sulla antica Via delle Calabrie (S.S. 18).
È stato anch’esso vittima della speculazione edilizia che si è avuta in città a partire dal secondo dopoguerra, ma a differenza della maggior parte dei quartieri periferici di Napoli ha conservato parte dei suoi caratteri di paese, come testimonia la zona intorno alla Chiesa Madre di San Giovanni.
La zona è stata in passato sede della più importante industria conserviera del Mediterraneo, la Cirio e della prima industria ferroviaria in Italia, servendo la tratta Napoli-Portici, col celebre opificio di Pietrarsa.
La fabbrica ha cessato la sua attività nel 1975, ma negli anni successivi è stata trasformata in museo ferroviario. Lo sbocco occupazionale della fabbrica non è stato ancora pienamente compensato da altre attività economiche ed infatti la disoccupazione è uno dei maggiori problemi del quartiere.
Tuttavia il comune di Napoli avrebbe avviato una serie di progetti per la rivalutazione della zona come la costruzione di edifici per l’università Federico II e la riqualificazione del porto di Vigliena, ove tuttora si trova il celebre Forte di Vigliena ultimo baluardo delle resistenza nella rivoluzione Partenopea del 1799.
Il sito, di grande interesse socio-politico-culturale, è in uno stato di totale abbandono, tanto che le istituzioni permettono di costruirci all’interno, difatti nel sito vi sono parecchi interventi abusivi anche da parte di strutture sia pubbliche che private.Data la sua connotazione operaia, il quartiere è stato anche centro di grande dibattito politico quando è stata chiusa una sezione del P.C.I. tra le più importanti di tutto il Meridione.
Personaggi illustri
Fabio Borriello – calciatore.
Marco Borriello – calciatore.
Antonio Juliano – ex calciatore.
Giovanni Mauriello – storico cantante dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare (NCCP).
Antonio Scialoja – economista e politico.
Ciro Esposito – attore.
Francesco Di Leva – attore.
Luciano Caldore – cantante e attore.
Silvana Fucito – imprenditrice.
Trasporti e viabilità
Nel quartiere non esistono uscite dirette della Tangenziale di Napoli in quanto è presente il raccordo E45, che collega la suddetta tangenziale all’autostrada A3.
È presente la stazione RFI San Giovanni a Teduccio – Barra, che sarà operativa anche per la linea 2.
È presente inoltre la stazione San Giovanni a Teduccio della Circumvesuviana lungo il percorso della linea 4 sulla linea Napoli – Barra – (Pompei o Ottaviano) – (Sarno o Sorrento).
Gli assi viari principali sono corso San Giovanni a Teduccio, e corso Nicolangelo Protopisani.
Il quartiere è servito dai normali bus e tram di linea della città.