Published on gennaio 1st, 2014 | by Antonio Ciccotti
0PETIZIONE ONLINE LIBERIAMOCI CONAI
Ministro dell’ambiente Andrea Orlando: liberiamo il rifiuto dal ricatto del conai, restituiamo dignità alla risorsa.
La petizione della comunità di Avaaz
Perché è importante
-decide i prezzi e quanto deve restituire ai comuni…. ( a genova vendono alle aste tlematiche e – decidono il valore del prodotto e vendono nel momento + vantaggioso)
-il comune che si deve accollare il costo della raccolta non è incentivato , gli costa piu’ raccoglierla e meno incenerirla insieme al resto)
-di fatto questo monopolio disincentiva la rd non offrendo congrui vantaggi rispetto all’incenerimento.Ci chiediamo :potremmo chiedere che la gestione degli imballaggi passi ai comuni e che essi , anche attraverso l’affidamento ai privati, raccolgano e vendano cartone , plastica ed alluminio?Nel contratto precedente con il Conai si parlava di finestre temporali di sganciamento ……Gli accordi vanno ridefiniti: non possiamo più assistere al triste fenomeno dello svuotamento dei cassonetti da parte di cittadini in difficoltà o alla perversa e dannosa pratica dell’incenerimento Quei cassonetti sono pieni di ricchezza e va recuperata ridefinendo in toto la normativa attuale anche in linea con quanto già in essere in altri paesi Europei.
PROGRAMMA LIBERIAMOCI DAL CONAI :
la gestione dei consorzi non funziona : http://www.conai.org/
Il CONAI E’ UN CONSORZIO PRIVATO SENZA FINI DI LUCRO che agisce in regime di monopolio. Nasce con il decreto ronchi 152/06 un sistema di gestione unico in europa. Il contratto nazionale,scade nel dicembre 2013 e verrà rinnovato entro marzo 2014 ed avrà durata quinquennale. E’ in corso peraltro al Parlamento Europeo la riscrittura della nuova Direttiva Quadro sul recupero di materia cui occorrerà uniformarsi. Il testo del nuovo accordo Anci conai deve essere rivisitato completamente alla luce degli scarsi risultati ottenuti ,inserendo tutta una serie di disposizioni volte a eliminare gli scompensi attuali.
In alternativa o in aggiunta offrire la possibilità ai Comuni di gestire in proprio la cessione dei rifiuti dal momento che ,come accaduto per gli imballaggi della carta, i comuni ,che negli ultimi tre anni sono usciti dall’accordo, hanno visto spesso RADDOPPIARE I RICAVI.
Uscire dal monopolio liberalizzando il mercato ma prestando sempre attenzione ,con il controllo pubblico , che gli interessi privatistici non spingano all’aumento indifferenziato dei rifiuti. Che la soluzione del problema non sia di alimento al problema stesso.
Attualmente le trattative sono in una fase di stallo per le considerazioni contenute nel seguente link: accordo quadro anci conai RISCRIVIAMOLO DA PROTAGONISTI
http://www.comunivirt…
e in una serie di comportamenti “MOSSE” che devono trovare adeguata allocazione nel nuovo accordo, rilevabili nel link:
http://www.ecodalleci…
In estrema sintesi:
Delle centinaia di milioni di euro all’anno che vengono incassati dal sistema Conai solo poco piu’ di un terzo viene girato ai Comuni e queste risorse spesso non entrano neppure nelle casse comunali poichè vengono in gran parte utilizzate per pagare le piattaforme private che si occupano delle preselezioni di tali flussi” 2011 incassi conai : 813 milioni di euro girati ai comuni 297 di cui metà ai centri di preselezione (Assosele?)
E’ semplice fare il conto sulla base di questi dati: di 813 milioni ai comuni circa 150 cioè solo poco piu’ del 20% .
Alla luce di questi dati è facile capire come sia poco “interessante ” per il comune effettuare la rd considerando che al comune tocca la parte più gravosa che è quella della raccolta……..
SEMBRAVA che la associazione dei comuni virtuosi e l’Anci avessero deciso di riscrivere queste regole in maniera più vantaggiosa per i comuni e di sedersi al tavolo delle trattative per la stipula del nuovo contratto conai
l’associazione comuni virtuosi così parla di napoli :.” Tra i primi Comuni Differenti, registriamo Napoli, il Comune più criticato quando si parla di rifiuti. Ma il Comune, guidato dal nuovo sindaco De Magistris, ha scelto di avviare un piano di gestione dei rifiuti, che non prevede la costruzione degli inceneritori, puntando tutto sulla raccolta differenziata.” ( lascio senza commentare questa dichiarazione)
e l’anci, che dice del conai : si è di fronte a un soggetto privato che svolge un ruolo pubblicistico e opera autonomamente senza essere soggetto a controlli particolari. Per tale motivo l’ANCI auspica che vi sia un qualche osservatorio, o un soggetto terzo, che verifichi la validità di tali dati ” .
MA guarda un po’ ha tra i propri delegati Filippo Bernocchi a “libro paga conai”:
L’interrogazione parlamentare del deputato Vignaroli sul tema Anci -Conai esprime chiaramente le perplessità dei cittadini ad un rinnovo gestito da persona in conflitto d’interessi.
L’accordo fra Anci e Conai per il prossimo quinquennio verrà rinnovato nei prossimi giorni. Per far sì che la trasparenza sia un capo saldo dell’accordo che mette in ballo cifre a nove zeri il MoVimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione al ministro dell ’Ambiente Andrea Orlando.
“Vogliamo sapere come è possibile che Filippo Bernocchi sia da un lato delegato rifiuti ed energia dell’Anci e dall’altro a libro paga Conai con diversi incarichi e – continua il primo firmatario dell’interrogazione Riccardo Nuti – non ci siano più organi preposti al controllo del sistema CONAI, monopolista del sistema di ricilaggio in Italia”.
“L’accordo ha una serie di punti discutibili: il Contributo Ambientale Conai più basso d’Europa (in barba al principio di “chi inquina paga”), la mancanza di trasparenza nella gestione delle aste dei rifiuti, uno dei motivi per cui piccole e medie imprese italiane del riciclo stanno chiudendo, gli scarsi riconoscimenti del corrispettivo versato ai Comuni che fanno la raccolta differenziata e più in generale una gestione economica da rivedere in cui si disperdono milioni di euro in pubblicità del marchio e nell’incenerimento di materiali in Italia ed Europa” commenta il deputato Stefano Vignaroli.
ALLORA IN CONCLUSIONE:
-il Conai gestisce il monopolio delgli imballaggi
-decide i prezzi e quanto deve restituire ai comuni…. ( a genova vendono alle aste tlematiche e – decidono il valore del prodotto e vendono nel momento + vantaggioso)
-il comune che si deve accollare il costo della raccolta non è incentivato , gli costa piu’ raccoglierla e meno incenerirla insieme al resto)
-di fatto questo monopolio disincentiva la rd non offrendo congrui vantaggi rispetto all’incenerimento.
Ci chiediamo :potremmo chiedere che la gestione degli imballaggi passi ai comuni e che essi , anche attraverso l’affidamento ai privati, raccolgano e vendano cartone , plastica ed alluminio?
Nel contratto precedente con il Conai si parlava di finestre temporali di sganciamento ……
Gli accordi vanno ridefiniti: non possiamo più assistere al triste fenomeno dello svuotamento dei cassonetti da parte di cittadini in difficoltà o alla perversa e dannosa pratica dell’incenerimento Quei cassonetti sono pieni di ricchezza e va recuperata ridefinendo in toto la normativa attuale anche in linea con quanto già in essere in altri paesi Europei.
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Antonio Ciccotti Mi chiamo Antonio Ciccotti ,sono nato a Napoli in un caldo mese di Luglio, una città unica,che non ha bisogno di presentazioni. Partecipazione,attivismo,informazione ,libertà di espressione.sono le cose che più mi interessano.