Published on aprile 1st, 2015 | by Antonio Ciccotti
0Napoli città metropolitana
La città metropolitana di Napoli si estende su una superficie di 1.171 km² e comprende 92 comuni. Confina a nord con la provincia di Caserta e la provincia di Benevento, a est con la provincia di Avellino, a sud-est con la provincia di Salerno, a sud e a ovest affaccia sul Mar Tirreno; al centro è dominata dal Vesuvio.
La sua area geografica e amministrativa, che conta oltre tre milioni di abitanti, è de facto la terza in Italia per numero di abitanti e la prima per densità abitativa.
Storia
Un primo passo per la nascita della città metropolitana fu avviato dal comune di Napoli nel 2005, con una serie di delibere del consiglio comunale e con l’abolizione delle 21 circoscrizioni cittadine, suddividendo il comune in 10 municipalità di circa centomila abitanti, in attesa della statuto normativo del nuovo ente metropolitano.
Il territorio metropolitano coincide dunque con quello della provincia soppressa; gli organi di governo del nuovo ente sono: il consiglio metropolitano, la conferenza dei sindaci e il sindaco metropolitano. Il 12 ottobre 2014 si sono svolte le elezioni di secondo livello dei 24 seggi del consiglio metropolitano: il corpo elettorale è stato composto dai consiglieri dei comuni faceti parte del neo-ente, in numero variabile in base alla popolazione del comune di appartenenza. Dal dicembre 2014 si sta riunendo la commissione che dovrà redigere lo statuto della nuova entità locale.
Demografia e territorio
La città metropolitana di Napoli ha delle peculiarità che la distinguono nettamente dalle altre città metropolitane italiane: oltre ad avere una vulnerabilità sismica e vulcanica, dovuta alla presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei, il suo territorio occupa appena l’8,6% della superficie campana (13.590 km²) e in essi è concentrata più della metà dell’intera popolazione regionale. Tale fenomeno di sovraffollamento ha creato un forte squilibrio demografico e territoriale con le quattro province campane, più estese e meno popolate.
Per avere un’idea più chiara dei suoi limiti territoriali, basti considerare che l’area napoletana risulta al 96º posto su 110 province italiane per estensione.La sua superficie, 1.171 km² isole incluse, infatti è più piccola della superficie del solo comune di Roma (1.285 km²), tanto è vero che la distanza tra Napoli eCaserta è pari al diametro del grande raccordo anulare romano(23 km).
Il territorio, per quanto esiguo, è caratterizzato dalla presenza di numerosi centri fortemente antropizzati e con un’elevata quantità e densità di popolazione, che già nel 1903 Francesco Saverio Nitti definì “la corona di spine che attorniano la città e la soffocano”.
Il substrato dei comuni è molto variabile, si va infatti da 1,62 km² diCasavatore a 117,27 km² del capoluogo; il 60% dei comuni è di piccole dimensioni (inferiori o uguale a 10 km²), il 36% di medie dimensioni (> 10 km² e ≤ 25 km²), la restante parte (11%) supera i 25 km² e, di questa, solo 2 comuni (Acerra e Giugliano in Campania) sono compresi tra 50 e 100 km² e solo l’area municipale di Napoli supera i 100 km².
La densità abitativa della provincia è pari a 2672 ab/km², 12 comuni metropolitani superano i 50.000 abitanti e nell’elenco dei primi 60 comuni italiani ne figurano tre dell’area napoletana: Giugliano in Campania, Torre del Greco e Pozzuoli, mentre Casavatore è il primo comune in Italia per densità di popolazione con circa 12.000 ab./km², seguito a breve distanza da Portici. Nell’ultimo Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) è emerso che la superficie urbanizzata è pari complessivamente a 381,12 km² corrispondenti al 32,54% della superficie totale del territorio, ne consegue un quadro effettivo sulla alta densità demografica reale che sale ad oltre 8.000 ab/km².
Del vasto entroterra della ex provincia restano porzioni di territori in cui l’intensità colturale è ancora elevata, distanti dai centri abitati e situati perlopiù nelle frazioni dell’area settentrionale che lambisce il casertano.
I comuni cresciuti perlopiù sulle vecchie strade statali (via Nazionale delle Puglie, SS Sannitica, il miglio d’oro, l’antica via delle Calabrie), oggi non sono altro che dei suburbi di piccole e medie dimensioni, una sorta di quartieri decentrati e sovrappopolati, un mosaico di frammenti autonomi, che gravitano sulla città pur non rientrando nella sua area municipale.
Allo stato attuale infatti è quanto mai difficile distinguere la linea di confine tra città madre, aree contigue ed entroterra, completamente saldate tra loro in un unicum urbano senza soluzione di continuità, sia nella vasta area nord (giuglianese, afragolese, acerrana e nolana) che in quella flegrea, vesuviana e torrese-stabiese; meno caotiche e fuori dalla conurbazione sono la costiera sorrentina e le isole del golfo, Ischia, Capri e Procida.
L’eccessiva e speculativa cementificazione dell’hinterland napoletano, non ha creato una armatura urbana ordinata, gradevole e dotata di strutture adeguate, ma ha trasformato gran parte della provincia in periferia;tale trasformazione non è stata però accompagnata da uno sviluppo economico, urbanistico ed infrastrutturale atto a garantire una buona qualità della vita e dei servizi ed ha aumentato un grande fenomeno di pendolarismo verso il centro della metropoli, che tutt’oggi, nonostante il suo crescente e costante calo demografico non è in grado di reggere una tale dilatazione; la struttura interna, lo scheletro (fisico e metafisico) della città storica, non è in grado di sostenere il peso sovracomunale di un entroterra tanto popoloso e sovraurbanizzato che nel corso degli anni si è totalmente insediato nel suo tessuto urbano, economico e sociale. Napoli si presenta quindi dal punto di vista urbanistico come una delle metropoli più compatte, popolose e congestionate d’Europa.
La città metropolitana di Napoli comprende le 10 municipalità cittadine del capoluogo campano e i 91 comuni:
- Acerra
- Afragola
- Agerola
- Anacapri
- Arzano
- Bacoli
- Barano d’Ischia
- Boscoreale
- Boscotrecase
- Brusciano
- Caivano
- Calvizzano
- Camposano
- Capri
- Carbonara di Nola
- Cardito
- Casalnuovo di Napoli
- Casamarciano
- Casamicciola Terme
- Casandrino
- Casavatore
- Casola di Napoli
- Casoria
- Castellammare di Stabia
- Castello di Cisterna
- Cercola
- Cicciano
- Cimitile
- Comiziano
- Crispano
- Ercolano
- Forio
- Frattamaggiore
- Frattaminore
- Giugliano in Campania
- Gragnano
- Grumo Nevano
- Ischia
- Lacco Ameno
- Lettere
- Liveri
- Marano di Napoli
- Mariglianella
- Marigliano
- Massa Lubrense
- Massa di Somma
- Melito di Napoli
- Meta
- Monte di Procida
- Mugnano di Napoli
- Napoli
- Nola
- Ottaviano
- Palma Campania
- Piano di Sorrento
- Pimonte
- Poggiomarino
- Pollena Trocchia
- Pomigliano d’Arco
- Pompei
- Portici
- Pozzuoli
- Procida
- Qualiano
- Quarto
- Roccarainola
- San Gennaro Vesuviano
- San Giorgio a Cremano
- San Giuseppe Vesuviano
- San Paolo Bel Sito
- San Sebastiano al Vesuvio
- San Vitaliano
- Sant’Agnello
- Sant’Anastasia
- Sant’Antimo
- Sant’Antonio Abate
- Santa Maria la Carità
- Saviano
- Scisciano
- Serrara Fontana
- Somma Vesuviana
- Sorrento
- Striano
- Terzigno
- Torre Annunziata
- Torre del Greco
- Trecase
- Tufino
- Vico Equense
- Villaricca
- Visciano
- Volla
Ecco la lista dei Comuni più popolosi con più di 50.000 abitanti.
Pos. Stemma Comune Popolazione
(ab)Superficie
(km²)Densità
(ab/km²)1º Napoli 989.111 117,27 8.434,48 2º Giugliano in Campania 118.018 94,19 1.232,29 3º Torre del Greco 87.388 30,66 2.850,48 4º Pozzuoli 83.412 43,21 1.926,54 5º Casoria 79.542 12,03 6.626,35 6º Castellammare di Stabia 64.553 17,71 3.647,60 7º Afragola 63.935 17,99 3.550,52 8º Acerra 59.483 54,08 1.099,04 9º Marano di Napoli 59.470 15,45 3.843,10 10º Ercolano 54.707 19,64 2.796,38 11º Portici 53.888 4,52 12.047,12 12º Casalnuovo di Napoli 50.699 7,75 6.542,45