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Published on settembre 28th, 2015 | by Antonio Ciccotti

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La Giostra rinascimentale Napoli

Doveva svolgersi a fine maggio in piazza del Plebiscito ma non se ne fece più nulla per problemi burocratici. Ma ora, sistemate tutte le “carte” si terrà finalmente sabato 3 ottobre 2015 nel centro cittadino il gran Corteo della Giostra dei Sedili a cura della Realcavallerizza di Napoli e della Compagnia dell’Aquila Biancapartenza che partirà alle ore 15 dal Maschio Angioino e sfilerà per le strade del centro.

Il corteo di cavalieri, dame, sbandieratori, tamburini e armigeri si formerà sabato 3 ottobre presso il Maschio Angioino alle ore 15 e proseguirà per via Toledo, passando per via Medina e terminando alle 17 nuovamente nel cortile del Castello. Qui ci sarà la benedizione dei Gonfaloni degli storici Sedili di Napoli portati dai 7 cavalieri rappresentanti.

Ma non finisce qui perché domenica 4 ottobre alle ore 12 nell’ippodromo di Agnano ci sarà la giostra dei Sedili di Napoli una grande festa in costume in cui i 7 cavalieri rappresentanti i Sedili napoletani si sfideranno a cavallo, chiusi in armatura e lancia in resta, per conquistare il primo titolo della Giostra dei Sedili.

Una Napoli rinascimentale sarà dunque ricreata per due giorni tra il centro storico e il Maschio Angioino con il magnifico corteo rinascimentale e, nell’ippodromo, con la giostra medievale con cavalieri che si affrontano tra loro.

La Napoli dei Sedili

Una Grande Giostra dei Sedili di Napoli che rievocherà i tempi di una grande capitale di regno quale era Napoli. Una giostra con tanto di cavalli, cavalieri, dame, sfide, balli e tradizione napoletana che celebrerà la Napoli dei Sedili, gli antichi quartieri partenopei, punto di aggregazione in epoca medioevale della gente e delle famiglie gentilizie titolari dei Seggi.

La storia di famiglie antiche e della Napoli dell’epoca sarà portata nelle vie del centro storico di Napoli che ospiterà la sfilata dei Cavalieri dei Sedili di Montagna, Porto, Nilo, Forcella, Capuana, Portanova, Griffi, Manocci e Popolo.

Questi cavalieri il giorno dopo si affronteranno nell’Ippodromo di Agnano a cavallo e chiusi nelle loro armature con tanto di lancia in resta, per conquistare il primo titolo della Giostra dei Sedili.

I vari gruppi partecipanti

La bella manifestazione sarà arricchita dalla partecipazione degli sbandieratori di Marino Marzano di Sessa Aurunca, del gruppo salernitano di danza storica “Il Contrapasso”, dell’Associazione “I Sedili di Napoli”, al Coro Giubileo di Napoli diretto da Filomena Scala, della Compagnia dei 3 Leoni di Napoli. Ospite d’eccezione sarà la madrina Aragonese Ilenia Incoglia. Al corteo storico, inoltre, potrà partecipare in maniera del tutto gratuita chiunque avrà precedentemente sottoposto agli organizzatori l’idoneità del proprio vestito che dovrà rispettare fedelmente l’uso del XV secolo.

Programma degli eventi

SABATO 3 Ottobre 2015

  • ore 15.00 – Corteo Storico con partenza dal Maschio Angioino e proseguimento per via Toledo e per via Medina e terminando al Maschio angioino
  • alle 17 – Benedizione dei Gonfaloni degli storici Sedili di Napoli, nel cortile del Castello, portati dai 7 cavalieri rappresentanti.

DOMENICA 4 Ottobre 2015

  •  Ore 12.00 – Giostra dei Sedili presso L’ippodromo di Agnano.- Ingresso libero

Informazioni: Roberto 339.6863150 – Pagina facebook

fonte : napolidavivere.it

Un po di Storia

A Napoli ci sarà una giostra vera e propria che riporterà la città  all’epoca di Ferrante d’Aragona (1458-1494), in cui si affronteranno sette cavalieri, in rappresentanza dei sette Sedili che componevano il Consiglio della Città di Napoli: Porta Capuana, Montagna, Forcella, Nido, Porto, Portanova e Popolo.

La giostra sarà al tempo stesso, però, anche il fulcro di un evento molto più ampio che occuperà entrambi i giorni, e che comprenderà il corteo di apertura, spettacoli di vario tipo, una messa in armi, e il Gran Ballo della Nobiltà Napoletana.

SABATO 3 OTTOBRE – CORTEO STORICO
DOMENICA 4 OTTOBRE – GIOSTRA

Il corteo partirà dal Piazza del Plebiscito, passando per via toledo e culminando con la benedizione dei Confaloni in Maschio Angioino.

la Giostra verrà realizzata la domenica presso l’Ippodromo di Agnano – Ingresso Gratuito.1908046_10153616826819233_4043721626941281207_n

Napoli, dal dominio dei d’Angiò fin quasi all’Unità d’Italia, è stata considerata in pratica la patria delle discipline equestri, e il più importante serbatoio di cavalli in Europa.

I Corsieri Napoletani erano una razza tanto pregiata da esser divenuta la cavalcatura dei sovrani di mezza Europa. Tutto questo aveva tanta importanza per il Regno di Napoli, che una moneta di Ferrante I d’Aragona reca, ben visibile sul recto, un cavallo.

La storia ci dice che lo stesso “Don Ferrante”, come veniva comunemente chiamato, era un grande appassionato di arti marziali e di combattimento a cavallo; ma Napoli, dall’età Angioina in poi, fu sede di una importantissima scuola di equitazione che praticamente inventò quelle che vengono chiamate “regole di equitazione d’alta scuola”.

Basta citare il nome di Federico Grisone, che nel 1550 pubblicò un trattato, Gli ordini di cavalcare, che in appena un secolo ebbero una ventina di edizioni in tutte le lingue; prima ancora di lui, Giovanni Battista Pignatelli, tra Quattrocento e Cinquecento, inventore di particolari metodi di addestramento dei cavalli che avrebbero fatto scuola per secoli, aveva avuto allievi di Salomon de La Broue e Antoine de Pluvinel, quelli che poi sarebbero stati i pionieri della scuola di equitazione francese; lo stesso Renato d’Angiò, ultimo re angioino di Napoli aveva scritto un trattato, Le livre des tournois, che a tutt’oggi è il più antico trattato che si conosca sull’arte del giostrare.

Ci sono studiosi i quali affermano che ,il Rinascimento sia nato a Napoli, almeno 30-40 anni prima che a Firenze o a Roma infatti già al tempo dei d’Angiò Napoli era una grande realtà culturale, un Petrarca e un Boccaccio trovarono un grande mecenate nel re Roberto il Saggio; per Napoli sono passati artisti del calibro di Cavallini, Tino di Camaino, Giotto e i suoi allievi, Simone Martini. A partire da Alfonso d’Aragona, poi, troviamo ambienti come l’Accademia Pontaniana, che contava fior di intellettuali, per non parlare della musica: le “Villanelle alla Napolitana” erano cantate nelle corti di tutta Europa.

Purtroppo ad un certo punto, tutto questo è svanito nel nulla, risucchiato dalla volontà politica del Vicereame spagnolo, e seppellito nella storia.

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About the Author

Mi chiamo Antonio Ciccotti ,sono nato a Napoli in un caldo mese di Luglio, una città unica,che non ha bisogno di presentazioni. Partecipazione,attivismo,informazione ,libertà di espressione.sono le cose che più mi interessano.



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