Published on giugno 5th, 2013 | by Antonio Ciccotti
0La linea 1 della metropolitana di Napoli
LINEA I: METRO’ DELL’ARTE A NAPOLI
Le stazioni della linea I della metropolitana di Napoli aperte tra l’aprile 2001 e il dicembre 2002 inaugurano una strada davvero nuova nel mondo delle infrastrutture metropolitane. La scelta di affidare ad architetti diversi la progettazione di alcune fermate rientra nell’intento che ognuna di esse esprima una propria identità all’interno della città.
I progettisti chiamati in causa hanno operato con pittori e scultori di diverse scuole. In ognuna delle sei stazioni in cui si è intervenuti le opere di numerosi artisti si integrano armoniosamente con il disegno architettonico. In tal modo si realizza una duplice rottura: le opere artistiche escono dalla loro cornice tradizionale e le stazioni, da sempre considerate ‘non luoghi’, acquisiscono finalmente una precisa identità. Il progetto ha suscitato grande interesse anche a livello internazionale: grande attenzione gli è stato dedicato alla VII edizione della Biennale di Architettura di Venezia, e numerosi sono stati gli articoli sulla stampa nazionale e internazionale.
Metro Quattro Giornate
Quattro Giornate – La piazza, nella zona Vomero, è stata risistemata con ampi spazi verdi e di aggregazione, mentre all’interno della stazione è stato dato particolare risalto alla celebrazione delle eroiche Quattro Giornate di Napoli attraverso le opere di Nino Longobardi, Marisa Albanese e Sergio Fermariello. Le due discenderie permettono di ammirare numerosi pannelli espositivi di altri artisti.
Metro Salvator Rosa
Salvator Rosa – È sicuramente un capolavoro della metropolitana di Napoli curato dell’Atelier Mendini.
Tutto intorno alla stazione, nella zona del vomero, forme, colori e mosaici animano le fiancate di grandi palazzoni che contornano tutta l’area e si sposano con il parco giochi, le sculture e le istallazioni di altri artisti sia all’interno sia all’esterno della stazione.
Metro Museo
Museo – Il primo segno di cambiamento è nella piazza stessa, con l’aggiunta di giardini, aiuole e fontane. All’interno vi si trovano una riproduzione dell’Ercole Farnese e l’originale della Testa Carafa (la fermata corrispondente infatti al Museo archeologico nazionale). Il lungo corridoio sotterraneo è impreziosito da foto artistiche di famosi fotografi napoletani.
Metro Materdei
Materdei – La stazione, ultima inaugurata in ordine di tempo, sorge in piazza di Scipione Ammirato (Vomero), resa isola pedonale e arricchita di aiuole, mosaici, istallazioni in ceramica e lampioni. Anche questa disegnata dall’Atelier Mendini, è un trionfo di luminosità e di temi marini. Al piano dei binari, i pannelli policromi di Sol LeWitt impongono un’esplosione di colori, mentre sulle banchine, diverse serie di vivaci serigrafie accolgono il passeggero alla discesa del treno.
Metro Dante
Dante – Di servizio alla piazza che conclude l’infilata di Via Toledo, la stazione è vivacizzata dall’interno da importanti opere tra le quali spiccano i 13 pannelli di Jannis Kounellis, e un estratto del Convivio di Dante scritto con la luce al neon da Joseph Kosuth.
Rione Alto – All’esterno, una statua in bronzo e una fontana con mosaico. All’interno pannelli policromi con forme geometriche di David Tremlett, installazioni, pannelli e raccolta di immagini di artisti emergenti. Il corridoio della seconda uscita presenta numerose installazioni e pannelli di artisti di fama mondiale e di giovani emergenti napoletani sotto la direzione di Achille Bonito Oliva.
Metro Vanvitelli
Vanvitelli – L’architettura della stazione, di nuovo al Vomero, è stata rimodellata da Michele Capobianco, anche al fine di ospitare l’ultima opera di Mario Merz prima della sua comparsa, che raffigura una teoria di animali preistorici. E ancora installazioni, fotografie, gli ‘oblò’ di Gregorio Botta, il sasso in policarbonato sotto vetro di Giulio Paolini.