Published on agosto 14th, 2013 | by Antonio Ciccotti
0L’Inceneritore di Giugliano non si deve fare!
L’impianto dovrà essere costruito nell’area dell’ex Enel dovrebbe servire a smaltire le cosiddette eco balle depositate a Taverna del Re.
Nei giorni scorsi sono appena avuta la notizia sono iniziate subito le proteste e la mobilitazione di cittadini,associazioni ,comitati e movimenti contro lo scellerato progetto di costruire l’ennesimo inceneritore in Campania.
Cosi oltre che un corteo gli attivisti hanno anche pensato di fare circa un centinaio i manifestanti che, oltre a spiegare i motivi del dissenso, hanno tappezzato la città di Giugliano dei manifesti funebri dove si legge: “A breve verrà costruito un inceneritore sul territorio giuglianese, il quale causerà un drastico aumento della mortalità. Si continua a lucrare sulla vita dei cittadini – si legge – e non tutelare la loro salute, come se 46 discariche tra legali e non e i continui roghi tossici causati dalla combustione di rifiuti industriali accumulati illegalmente, non bastassero ad alienare il diritto primario di ogni essere umano: respirare”.
Il bando di gara per la costruzione dell’impianto di incenerimento dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore. E per questo si intensificano anche le attività dei comitati, che hanno chiesto un repentino incontro con i commissari straordinari che amministrano la città dallo scorso aprile, a seguito del provvedimento di scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche.
Dovrebbe essere un project financing la soluzione adottata per la costruzione, e la ditta usufruirà molto probabilmente per i primi otto anni del Cip 6 – prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili. Ma cosa ha di rinnovabile un inceneritore?In seguito il guadagno deriverebbe dalla sola vendita dell’energia.
L’avvio della gara sarebbe previsto per il 12 ottobre. L’impianto dovrebbe bruciare all’incirca 400 mila tonnellate l’anno. Per distruggere quindi i 6 milioni di Taverna del Re serviranno almeno quindici anni.
( fonte corrieredel mezzogiorno.it)- «La legge 87/2007 – dice Lucia de Cicco dell’associazione L’ECO della fascia costiera - vieta la costruzione di nuovi impianti definitivi di smaltimento rifiuti. È risaputo il disastro ambientale di questa zona. Come si può pensare di costruire un inceneritore in terra di camorra? Ci hanno avvelenato il presente, ora vogliono incenerirci il futuro». Presente anche il deputato Salvatore Micillo del M5S, firmatario di un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e dell’Ambiente che dichiara: «Abbiamo presentato al Comune, alla Provincia e alla Regione i piani alternativi all’inceneritore (raccolta differenziata, siti di compostaggio), ma non sono stati presi in considerazione. Quei 360 campi di calcio ricoperti da eco balle dovranno essere inceneriti, ma i loro residui non andranno solo nell’aria, creeranno rifiuti tossici che finiranno poi in discarica. Questo territorio ha già subito venti anni di scellerata politica. L’inceneritore sarebbe l’ultimo tassello». ( fonte corrieredel mezzogiorno.it).
IERI ANCORA UNA MANIFESTAZIONE CON ANNESSO CORTEO ANCHE A QUALIANO
Appuntamento alle ore 19 nella villa comunale di Qualiano ; ieri sera ancora un incontro per informare la popolazione dei comuni limitrofi perchè l’inceneritore sarà una problematica che coinvolgerà piu comuni,ed è per questo che cittadini,comitati,attivisti ambientalisti e movimenti,fra cui il Movimento Cinque Stelle si sono riuniti,perchè la questione è seria si tratta veramente di vita o di morte,degli abitanti,dell’ambiente e della stessa economia dei comuni che saranno interessati e condizionati dalla costruzione dell’inceneritore di Giugliano.
Ecco il video con l’intervento di Salvatore Micillo parlamentare del Movimento Cinque Stelle :