Published on ottobre 20th, 2013 | by Antonio Ciccotti
0Mobilitazione Generale della Terra dei Fuochi
Ci stanno avvelenando! Stop ai roghi Tossici
Grande Manifestazione a Napoli il 26 ottobre 2013 ore 16 a Piazza Dante.
★★ We HAVE a DREAM
Per anni abbiamo subito l’onta di una manica di ladri, incapaci e assassini. Da persone perbene, noi e soltanto noi, ne abbiamo sempre pagato in umiliazione e conseguenze.
Abbiamo un sogno. Portare nelle strade del capoluogo di questa regione una delle più grandi manifestazioni che la storia ricordi. Una grande Mobilitazione Generale di persone perbene. Un corteo. Non di silenzio. Non di lutto. Ma di ribellione civile e di grande indignazione. Mobilitiamo la società. Chiamiamo tutti a raccolta. Soprattutto la parte più giovane e viva di questa regione. Gli studenti. Scuole di ogni ordine e grado di Napoli, Caserta e delle altre province. Studenti. Insegnanti. Volontari. Tutti. Ci stanno avvelenando da troppi anni. Basta.
RIBELLARSI a questo SCHIFO è un atto di GIUSTIZIA e DIGNITÀ.
Non è una minaccia, ma una promessa.
STIAMO ARRIVANDO!
★★ AVVISO ai PARTECIPANTI e NON
Avere il riferimento della pagina facebook “LA TERRA DEI FUOCHI” era indispensabile soltanto per fini organizzativi. Non dare punti di riferimento avrebbe costituito il caos. “Ma ci teniamo aPRECISARE e SOTTOLINEARE che DURANTE il CORTEO non porteremo “in processione” nessun simbolo, logo, bandiera. Nessuno. Nemmeno il nostro. ” ( SI LEGGE SEMPRE SULLA STESSA PAGINA)
Il momento della piazza in movimento è la MASSIMA espressione del Popolo unito e concorde. Il Popolo in Piazza è la massima espressione dell’Universalità e come tale essa deve essere rispettata DURANTE il momento della marcia. Sfilare con i simboli significherebbe appropriarsi di una causa universale. Gli slogan saranno bene accetti, ma vi preghiamo di mettere da parte anche i simboli associativi. Questa non vuole essere la solita passerella. Vogliamo che sia davvero la manifestazione di ognuno di noi. Donne e bambini, anziani e giovani, credenti e non credenti, laici e religiosi etc.
Se questa rappresenta davvero la volontà collettiva siamo sicuri che il seguente post sarà il più condiviso da tutti.
STIAMO ARRIVANDOOO!
Fonte pagina facebook LA TERRA DEI FUOCHI.
L’origine della Terra dei fuochi
Geografia
L’area territoriale è compresa all’incirca tra i comuni di Qualiano, Giugliano in Campania, Orta di Atella, Caivano, Acerra,Nola, Marcianise, Succivo, Frattaminore, Frattamaggiore, Mondragone, Castelvolturno e Melito di Napoli.
Si caratterizza per lo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, da parte della Camorra e, in particolare, dal clan dei Casalesi. In molti casi, i cumuli di rifiuti, illegalmente riversati nelle campagne, o ai margini delle strade, vengono incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono nell’atmosfera e nelle terre circostanti sostanze tossiche, tra cui diossina.
Nel 2011, secondo un rapporto dell’ARPA della Campania, un’area compresa tra i Regi Lagni, Lo Uttaro, Masseria del Pozzo-Schiavi (nel Giuglianese) ed il quartiere di Pianura della città di Napoli risulterebbe molto compromessa per l’elevata e massiccia presenza di rifiuti tossici.
Smaltimento illegale dei rifiuti
Tra le attività di sversamenti, vi è l’eliminazione di materiali come copertoni o scarti di abbigliamento,provenienti da tutta Italia e non solo dalla Campania, o il recupero del rame dai cavi elettrici.
I roghi divennero più frequenti quando potevano essere confusi tra i numerosi roghi appiccati ai cumuli di immondizia durante la crisi dei rifiuti in Campania, tra il 2007 e il 2008. I carabinieri accertarono che solo tra il gennaio e il marzo del2007 furono incendiati 30 000 kg di rifiuti in terreni agricoli, con un ricavo di oltre 118 000 euro.
Le dichiarazioni del pentito di mafia, Carmine Schiavone, già rilasciate nel 1995 ai magistrati e poi ribadite ai microfoni di Sky nel 2013, hanno evidenziato come la Campania fosse destinata a diventare una discarica a cielo aperto, soprattutto di materiali tossici tra cui piombo, scorie nucleari e materiale acido, che hanno inquinato le falde acquifere campane e le coste di mare dal basso Lazio fino ad arrivare a Castelvolturno.
Inquinamento dei prodotti agroalimentari
L’inquinamento da diossina dei terreni è estremamente rischioso perché introduce sostanze tossiche nella catena alimentare degli animali da allevamento e può raggiungere anche l’uomo. Nel marzo 2008 furono riscontrate presenze di diossina nel latte di bufale provenienti da allevamenti del casertano, attribuite all’inquinamento ambientale. A seguito di questi riscontri, che comunque riguardavano in maniera limitata gli allevamenti impiegati per produrre la mozzarella di bufala campana DOP, alcuni paesi, tra cui Corea del Sud e Giappone, bloccarono temporaneamente l’importazione della mozzarella campana. A seguito della notizia, la vendita di prodotti caseari della Campania è diminuita significativamente, non solo in Italia, ma anche all’estero.