Published on ottobre 27th, 2013 | by Antonio Ciccotti
0PALAZZO S. GIACOMO NAPOLI
VISITARE PALAZZO S. GIACOMO E LA CHIESA DI S. GIACOMO DEGLI SPAGNOLI.
Piazza del Municipio; 0817955155; Chiesa: lun-ven 7.30-12, dom 10-13, sab chiusa.Linee R1, R2, R3, R4, 1, 140. 201.
In Piazza Municipio a quattro passi da via Toledo e Piazzza Plebiscito.
È una ‘vocazione amministrativa’ quella che caratterizza palazzo S. Giacomo, sede del Municipio dal 1861 ma sotto i Barbone lungo dove i reali accentrarono i loro ministeri. Il nome, però, rimanda a un ospedale eretto per i militari spagnoli, di cui oggi resta solo la chiesa di S. Giacomo degli spagnoli inglobata nella parte destra della facciata.
Sul pianerottolo interno, la cosiddetta ‘Marianna ‘a capa ‘e Napuli’ è una testa tardo romana di donna in marmo che fu portata qui perché secondo la tradizione rappresenta la sirena Partenope legata a una popolare leggenda ed è considerata un simbolo della città.
La chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli e l’ospedale cui un tempo era annessa furono costruiti nel 1540 per volere del vicerè Don Pedro de Toledo, raccogliendo i fondi tra la nobiltà e le milizie spagnole e affidando il progetto dell’architetto di corte Ferdinando Manlio; le varie modifiche apportate nel XVIII e XIX secolo culminarono nell’abbattimento degli edifici attorno alla chiesa per l’edificazione di palazzo S. Giacomo (ecco perché il luogo di culto è privo di facciata).
Il punto di forza dell’interno a croce latina su tre navate scandite da cappelle riguarda proprio il committente del luogo di culto stesso: dietro l’altare Ossario Pimentel, iniziato da Giovanni da Nola e aiuti intorno al 1539 e sistemato qui nel 1570 dal figlio don Garcia: il modello di riferimento sono i grandi sarcofagi di età tardo romana ed etruschi: dai primi fu presa la tradizione di decorare i lati della cassa (scene e imprese del vicerè stesso), dai secondi l’usanza di raffigurare sul coperchio i due morti genuflessi.