Published on luglio 9th, 2014 | by Antonio Ciccotti
0Spaccanapoli
Via San Biagio dei Librai
« Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì Benedetto Croce » |
(Stanislao Nievo) |
Il decumano inferiore, volgarmente chiamato Spaccanapoli, è un’arteria viaria del centro antico di Napoli ed è una delle vie più importanti della città.
Essa è insieme al decumano maggiore e al decumano superiore, una delle tre strade principali dell’impianto urbanistico progettato in epoca greca e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l’antica Neapolis. Data l’origine, sarebbe dunque più opportuno parlare di plateia e non di “decumano”, denominazione di epoca romana che per convenzione ha sostituito l’originaria.
Il decumano inferiore divenne tra il Medioevo e l’Ottocento importante sia per i conventi degli ordini religiosi sia per le abitazioni di uomini potenti che vi abitarono.
Cenni storici
La strada è anche volgarmente chiamata “Spaccanapoli” in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud.
In origine il tracciato sorgeva dalla piazza San Domenico Maggiore e proseguiva fino a via Duomo. In epoca romana, la via si allungò e inglobò anche la zona dell’attuale piazza del Gesù Nuovo come testimoniano i resti delle terme romane ritrovate sotto il chiostro della basilica di Santa Chiara.
Durante il rinascimento la via subì enormi cambiamenti, le strutture gotiche vennero rimaneggiate oppure si realizzarono edifici sui suoli di antichi palazzi demoliti. I principali architetti del rinascimento napoletano furono Giovanni Francesco Mormando e Giovanni Francesco di Palma che progettarono il Palazzo Marigliano e il Palazzo Pinelli.
Durante il Cinquecento, il Viceré Don Pedro de Toledo avviò un processo di espansione territoriale verso la collina di San Martino e allineò il decumano con un’arteria deiQuartieri Spagnoli, in modo da collegarli con il centro della città per favorire gli spostamenti.
Tra il Seicento e il Settecento gli edifici privati e di culto subirono ulteriori rimaneggiamenti. Nell’Ottocento alcuni palazzi vennero di nuovo ripristinati nelle forme originali per la loro importanza mentre, solo nel secolo scorso, a causa della seconda guerra mondiale, la chiesa di Santa Chiara riprese la sua struttura gotica celata dagli stucchi settecenteschi.
Tracciato
Il decumano si suddivide in tre spezzoni:
- Il tratto iniziava da piazza del Gesù Nuovo per proseguire per l’attuale via Benedetto Croce, passando per piazza San Domenico Maggiore, piazzetta Nilo e largo Corpo di Napoli;
- La parte centrale è via San Biagio dei Librai;
- Invece, via Giudecca Vecchia, una parte di Forcella, superato l’incrocio con via Duomo, costituisce il tratto finale del decumano.
La moderna concezione di “Spaccanapoli” invece include anche le espansioni che si sono avute nel corso del XVI secolo le quali hanno visto allungare il tratto iniziale fino aiQuartieri Spagnoli. Intendendo il toponimo Spaccanapoli, il decumano inizia allora da via Pasquale Scura, sita sulla cima dei Quartieri Spagnoli. Subito dopo si arriva alla parte centrale, che inizia con l’incrocio di via Toledo, ed è formata dalle vie Maddaloni, Domenico Capitelli, Benedetto Croce e San Biagio dei librai. Il lato su Forcella invece rappresenta il tratto finale.
Lungo via San Biagio dei Librai, uno dei cardini (o stenopos) che sale verso nord, collegando il decumano inferiore a quello maggiore, è via San Gregorio Armeno.
Edifici
Gli edifici di culto del decumano inferiore |
Su Spaccanapoli si affacciano numerosi edifici di culto di significativa importanza, centri della cristianità napoletana. Tra i principali vi sono la chiesa del Gesù Nuovo, quella di Santa Chiara e quella San Domenico Maggiore. Il primo che si incontra partendo da piazza del Gesù è la chiesa del Gesù Nuovo, o della Trinità Maggiore. Completata nel Settecento, oltre che per l’imponente facciata rinascimentale ed il notevole interno barocco, oggi è conosciuta anche perché custodisce il corpo diGiuseppe Moscati, un medico di fede e di preghiera, divenuto santo nel 1987. Di fronte alla chiesa del Gesù Nuovo è la basilica di Santa Chiara, con l’annesso complesso monastico. Voluta da Roberto d’Angiò nel XIV secolo, la chiesa si presenta subito con una sobria e imponente facciata, con un grande rosone centrale. Gli interni, gravemente danneggiati dai bombardamenti su Napoli della seconda guerra mondiale, ospitano anche la tomba della dinastia dei Borbone. Più avanti vi è invece la complesso di San Domenico Maggiore, tra i più antichi, grandi e storicamente e culturalmente rilevanti della città. La sua estensione arrivava fino a via San Sebastiano, alle spalle delconservatorio di San Pietro a Majella, e fu luogo in cui vi studiarono e/o insegnarono filosofi come San Tommaso d’Aquino, Giordano Bruno e Tommaso Campanella. |
Tra gli edifici principali che si trovano lungo Spaccanapoli, si possono citare (da ovest verso est):
- Chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori;
- Complesso di Santa Maria dello Splendore;
- Chiesa di Santa Maria del Presidio;
- Palazzo Carafa di Maddaloni;
Da qui in poi inizia l’originario decumano di epoca greco-romana
- Palazzo delle Congregazioni;
- Palazzo Pandola;
- Chiesa di Gesù Redentore e San Ludovico d’Angiò;
- Chiesa del Gesù Nuovo;
- Casa Professa dei Padri Gesuiti;
- Basilica di Santa Chiara;
- Chiesa di Santa Marta;
- Palazzo Filomarino;
- Palazzo Mazziotti;
- Palazzo Venezia;
- Palazzo Carafa della Spina;
- Palazzo Pinelli;
- Palazzo Tufarelli;
- Palazzo Petrucci;
- Palazzo di Sangro di Casacalenda;
- Chiesa di San Domenico Maggiore;
- Palazzo Saluzzo di Corigliano;
- Palazzo De Sangro di Vietri;
- Chiesa di Sant’Angelo a Nilo;
- Palazzo Pignatelli di Toritto;
- Chiesa di Santa Maria Assunta dei Pignatelli;
- Palazzo Carafa di Montorio
- Chiesa di San Nicola a Nilo;
- Palazzo Diomede Carafa;
- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo;
- Monte di Pietà;
- Chiesa di San Biagio Maggiore;
- Chiesa di San Gennaro all’Olmo;
- Palazzo Marigliano;
- Chiesa di San Giorgio Maggiore;
- Chiesa delle Crocelle ai Mannesi;
- Chiesa di Sant’Agrippino a Forcella.
- fonte : Wikipedia.