Published on febbraio 3rd, 2015 | by Antonio Ciccotti
0Piazza Mercato Napoli
Fra una Storia passata leggendaria ed un degrado moderno allucinante.
Oggi Piazza Mercato una delle piazze più belle e storiche di Napoli è ridotta come se fosse una discarica a cielo aperto,rifiuti un po ovunque,parcheggiatori abusivi che da decenni si sono impadroniti della piazza e fanno il bello e cattivo tempo,e ciliegina sulla torta tutta la storia che la circonda è ridotta a pezzi.
VIDEO DEGRADO DI PIAZZA MERCATO
Verrebbe da chiedersi dove sono i sovrintendenti,le forze dell’ordine,il comune di Napoli e la municipalità?
Quale lucro e speculazione si sta preparando dietro a tutto questo abbandono e degrado lasciato incurante alla luce del sole ,fatto in maniera cosi spudorata?
Ecco alcune dolorose immagini di come oggi è ridotta la piazza :
Rivoluzioni e controrivoluzioni in Piazza Mercato.
Napoli da sempre ha avuto i suoi rivoluzionari martiri, e Piazza Mercato è stata spesso teatro di morti violente in seguito a condanne.
Ne forniamo alcuni esempi in queste pagine, dove si racconta di personaggi illustri come Luigia Sanfelice, Eleonora Pimentel Fonseca, Masaniello e da ultimo Fra’ Diavolo, figura storica molto controversa, prima brigante, poi promosso maresciallo da Ferdinando di Borbone, infine impiccato.
Piazza Mercato
In origine era nominata Campo del Moricino per la presenza di mercanti orientali detti “Mori”. La piazza occupava l’area confinante ad occidente con le mura grecoromane, a settentrione con un’altura sulla quale gli Angioini fecero costruire la Chiesa di Santa Maria la Nova e ad oriente con il Lavinaio. Il 29 ottobre 1268 Carlo I d’Angiò nella piazza fece decapitare Corradino, ultimo sovrano della dinastia sveva, che aveva solo 16 anni. Da quel giorno il Campo del Moricino divenne sede delle esecuzioni capitali…
- un ritratto di Masaniello
Luisa Sanfelice
Un alone di mistero avvolge la figura di Luisa Sanfelice, e la letteratura ha contribuito ad alimentare l’immaginario popolare. A ciò si aggiunge la mancanza di precise informazioni causata dal cosiddetto “ripungo“, cioè dallasistematica distruzione di documenti, ordinata dai Borbone, riguardanti le vittime della Rivoluzione Partenopea del 1799. Luisa Fortunata de Molino nacque a Napoli il 28 febbraio 1764 da don Pedro de Molino, ufficiale spagnolo giunto a Napoli al seguito di Carlo III, e da Camilla Salinero, genovese. A diciassette anni sposò il nobile napoletano Andrea Sanfelice, figlio di un cugino della madre…
Eleonora Pimentel Fonseca
Eleonora nacque a Roma il 13 gennaio 1752 da genitori portoghesi. I Fonseca Pimentel erano nobili: il padre di Eleonora aveva il titolo di marchese. Dopo l’espulsione dei Gesuiti dal Portogallo, si temettero ritorsioni sui portoghesi anche a Roma, così la famiglia Fonseca decise per prudenza di trasferirsi nella più tollerante città di Napoli, in un palazzo di Santa Teresella agli Spagnoli…
Masaniello
Tommaso Aniello di Cecco d’Amalfi nacque a Napoli, in Vico Rotto al Mercato, il 29 giugno 1620. Pescivendolo come il padre, basso di statura, bruno di carnagione, con capelli castani, un piccolo codino, un paio di baffetti, indossava spesso una camicia larga, calzoni di tela e un berretto rosso e camminava sempre scalzo. Nel 1641 sposò Bernardina Pisa, che per aver esercitato il contrabbando venne arrestata…
Fra’ Diavolo: brigante o eroe?
Chi era Fra’ Diavolo? Un feroce “brigante”, come venne definito dagli storici illuminati del tempo e dai francesi, o un coraggioso eroe? Di certo non è questo interrogativo che fa del personaggio una leggenda, bensì la sua storia ambientata tra il 1799 e il decennio francese, che lo vede capo della guerriglia filoborbonica e antifrancese. Piccolo di statura, magro, bruno, astuto ed agile, era nato a Itri il 7 aprile 1771 e battezzato con il nome di Michele Arcangelo Pezza.