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Published on marzo 11th, 2015 | by Antonio Ciccotti

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Come arrivare al Museo di Pietrarsa

Informazioni , contatti , orari e costi di Pietrarsa,il museo nazionale ferroviario di Napoli .

Fino al 31 luglio, il museo sarà aperto il venerdì dalle 9 alle 16:30, il sabato e la domenica dalle 9 alle 18:00.

Tutti gli altri giorni
l’apertura avrà luogo solo su prenotazione per grandi gruppi. Il prezzo di ingresso è di 5,00€ (intero) e di 3,50€ (ridotto per gli adulti oltre i 65 anni, per i ragazzi tra 6 e 18 anni, e per tutti i visitatori in caso di parziale chiusura o inagibilità di alcuni padiglioni in caso di convegni o lavori di restauro). L’ingresso è gratuito per minori sotto i 6 anni, oltre che per tutti i visitatori diversamente abili ed il loro accompagnatore.
A disposizione dei visitatori sono presenti guide per illustrare percorsi e contenuti del museo.

Fino al 31 maggio 2015 il Museo ospita la mostra “Leonardo da Vinci, il genio del bene” con le fedeli riproduzioni delle opere e delle invenzioni di Leonardo: il costo del biglietto è di € 8,00 (adulti) ed € 6,00 (ridotto, fino a 18 anni di età) ed include sia la visita della mostra che dell’intero sito museale.

 Dove si trova il museo e come raggiungerlo

Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Traversa Pietrarsa – 80146 – Napoli

In treno
Per chi arriva in treno è possibile consultare la locandina con gli orari dei treni. Si avvisa che a causa del crollo di alcune parti di un edificio privato sulla sede ferroviaria, la circolazione lungo la linea Napoli Centrale-Torre Annunziata è interrotta, per cui sarà possibile raggiungere il Museo con il pullman in partenza da Napoli Centrale (presso l’area parcheggio Varco A. Lucci). La fermata di Pietrarsa è a 50 metri dal Museo.

In automobile
Per chi proviene dalla A1 Roma Napoli: uscita Napoli Centro – Via marittima direzione Portici, alla fine di Via San Giovanni a Teduccio svoltare a destra in Traversa Pietrarsa.
Per chi proviene da Salerno, percorrendo l’autostrada A3: uscita Ercolano – Bellavista o S. Giorgio a Cremano: direzione Napoli. Per carenza di aree destinate a parcheggio (sono presenti solamente i posti auto sulle strade principali) si sconsiglia l’uso del mezzo privato per raggiungere il Museo.

In Autobus
Con i mezzi dell’ANM: da Piazza Garibaldi prendere gli autobus 254 e 256 direzione San Giorgio a Cremano; da Via Marina/Viale Amerigo Vespucci gli autobus 157, 254, 255 e 256 direzione San Giorgio a Cremano.

Il Museo di Pietrarsa

Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni, in 170 anni di storia delle Ferrovie italiane. È questa l’esperienza che regala ai visitatori di ogni età il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Un museo diverso, aperto alla curiosità dei giovani e di tutti coloro che vedono nel treno uno strumento insostituibile per il futuro del trasporto pubblico. Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.Museo

 Adagiato tra il mare e il Vesuvio, con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli, il Museo è stato allestito, dopo accurati interventi di restauro conservativo, in uno dei più importanti complessi di archeologia industriale italiana: il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840.

Una sede espositiva unica nel panorama nazionale che, per la suggestione degli ambienti e la ricchezza dei materiali conservati, rappresenta uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa. Il Museo è stato inaugurato nel 1989. Si sviluppa su un’area di 36mila metri quadrati, di cui 14mila coperti. All’esterno si erge la grande statua in ghisa di Ferdinando II. Alta più di 4 metri e fusa nell’Opificio nel 1852, ritrae il sovrano che ordina con gesto regale la fondazione delle Officine e sembra vegliare soddisfatto sulla sua preziosa creatura.

La  storia del Museo ferroviario di Pietrarsa

Re Ferdinando II di BorboneRe Ferdinando II di Borbone

Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato Italiane, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.
Una statua (una delle più grandi realizzate in ghisa in Italia), posta nel piazzale del complesso museale, mostra re Ferdinando II di Borbone nell’atto di indicare il luogo dove costruire le prime officine ferroviarie delle Due Sicilie e dell’intera Penisola.

Un’iscrizione ricorda che lo scopo del sovrano era di svincolare lo sviluppo tecnico e industriale del Regno dall’intelligenza straniera.Sotto l’aspetto più propriamente storico-architettonico, il museo è quanto mai adatto all’uso cui è stato destinato, trattandosi in origine delle antiche officine borboniche nate nel 1840 per volere del re, in un’area prima chiamata “Pietra Bianca” e in seguito “Pietrarsa” dopo un’eruzione del Vesuvio che aveva portato la lava fino a quel punto della costa.Oggi il museo rende possibile un’immediata rilettura, viva e critica, del duro lavoro svolto dagli operai che qui lavoravano nelle Officine di Pietrarsa.

Un discorso storico volto a ricostruire le tappe dell’evoluzione del lavoro dell’uomo al continuo variare del rapporto fra lo stesso e la macchina.

Alcune recensione sul museo ferroviario

 Esperienza polisensoriale   

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5 su 5 stelleRiaperto di recente dopo anni di chiusura, il museo è oggi un’esperienza che ti entra dentro, nutrendo i sensi non meno che la mente: la vista, proteso come una terrazza su un mare dall’orizzonte sconfinato; l’olfatto, l’odore della salsedine dalle onde che si frangono sulla scogliera di roccia lavica; l’udito: il caos della città indistinto e lontano, sovrastato dal grido dei gabbiani, l’inatteso regalo di un silenzio così profondo da assordarti. 

Per la mente, i padiglioni coniugano la storia della ferrovia con quella del costume. Inoltre, fino al 31 maggio 2015, la visita al museo si arricchisce con la spettacolare mostra Leonardo da Vinci -Il genio del Bene. Le guide, entusiaste, come attori in costumi d’epoca, coinvolgono il visitatore in un lungo e avvincente racconto, ricreando atmosfere antiche, insegnando divertendo.
Infine, museo e mostra sono pensati per un pubblico variegato; adulti, ma anche famiglie con bambini festanti, i cui schiamazzi si disperdono nell’immensità del sito. Anche i cani sono invitati e accolti con simpatia, tanto che il punto ristoro offre golosi snack anche per loro!!

Recensito il 7 marzo 2015 da Norma D. su tripadvisor.it

 Imperdibile

5 su 5 stelleL’ho visitato due volte. Sono ritornato perché la sezione più bella, quella delle macchine a vapore era in restauro. Poi ora ci sono quelli del tappeto volante (l’inferno di Dante?) a presentare le macchine e le opere di Leonardo. Bellissimo.-

Con quattro bambini è stata una bella giornata.
A mio avviso è un museo imperdibile e unico.

Recensito il 2 marzo 2015 da Daniele Lamanna su tripadvisor.it

Un percorso storico nel mondo ferroviario, con tanto di orgoglio Borbonico.

 Il museo ferroviario di Pietrarsa merita una visita non solo da parte di chi ha la passione per i treni e le ferrovie ma anche per chi vuole conoscere l’importanza dell’epoca Borbonica nello sviluppo industriale ai tempi di Re Ferdinando.

Oltre ad una importante presenza di carrozze e locomotori storici (sia a vapore che elettrificati), il sito fornisce una interessante rivisitazione del ruolo della dinastia reale borbonica nella realizzazione delal prima rete ferroviara italiana ai piedi del Vesuvio.

Lo abbiamo visitato in occasione di una serata speciale promossa in occasione della festa di San Valentino, in cui il museo è rimasto aperto fino a mezzanotte; le luci della sera e l’atmosfera delle guide in maschera hanno fornito ulteriore fascino alla visita dei padiglioni.

Fino a Maggio 2015 è disponibile all’interno del sito la mostra di Leonardo Da Vinci, che mette a disposizione dei visitatori la possibilità di vedere e toccare con mano tante macchine e meccanismi ricostruiti sulla base dei disegni rinvenuti del grande maestro.

4 su 5 stelleRecensito il 15 febbraio 2015 da superfrenk su tripadvisor.it

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About the Author

Mi chiamo Antonio Ciccotti ,sono nato a Napoli in un caldo mese di Luglio, una città unica,che non ha bisogno di presentazioni. Partecipazione,attivismo,informazione ,libertà di espressione.sono le cose che più mi interessano.



One Response to Come arrivare al Museo di Pietrarsa

  1. giorgio says:

    Molto interessante , ma quel monumento al ” Re Bomba ” autore di tante stragi
    e colluso con la camorra e’ un pugno nello stomaco

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