Published on maggio 1st, 2015 | by Antonio Ciccotti
0Napoli centro storico cosa vedere
La prima Domenica del mese musei gratis da vedere per tutti anche nel centro storico di Napoli
Ogni domenica gratuita al museo aumenta sempre di più il numero dei visitatori dei luoghi d’arte statali,anche domenica 3 maggio 2015, si entrerà infatti gratis nei musei statali e in quelli comunali che aderiscono all’iniziativa.
Elenco musei statali Gratis a Napoli prima domenica del mese
- Appartamento Storico – piazza Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 – 081400547
- Castel Sant’Elmo – via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0812294401 848800288
- Certosa di San Martino – largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541
- Complesso termale di via Terracina – Via Terracina – (su richiesta telefonica al n. 0815529002 / 3488009273)
- Crypta Neapolitana – Salita della grotta, 20 – Telefono: (chiedere informazioni su apertura 081/669390 e 081/2301030)
- Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Piazza Museo Nazionale, 19 – Telefono: +39.081.4422149 (Punto informazioni del Museo); +39.081.4422111 (centralino)
- Museo del Novecento – via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0039.081.2294401 (breve descrizione a fine articolo)
- Museo della Ceramica Duca di Martina – via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 – Telefono: 0039.081.5788418
- Museo di Capodimonte – via Miano 2 – Telefono: 0817499111 – 081749915 – 848800288
- Museo di San Martino – largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541
- Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes – Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.76123560039.081.669675
- Palazzo Reale di Napoli – Piazza del Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 081 400547 biglietteria numero verde 848800288
- Parco di Capodimonte – Via Miano, 4 – Telefono: 0817410080 0815808278
- Parco e Tomba di Virgilio – Salita della grotta, 20 – Telefono: 081669390
- Villa Floridiana – via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 – Telefono: 0039.081.5788418
- Villa Pignatelli – Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.7612356 0039.081.66966
Vi descriviamo cosi uno dei siti in questione.Il complesso termale di via Terracina
Un complesso termale rinvenuto nel 1939 durante gli scavi per la costruzione della Mostra d’Oltremare, ci svela l’antico volto del quartiere partenopeo di Fuorigrotta. L’edificio datato al II secolo d.C. mostrò da subito il suo ottimo stato di conservazione e la raffinatezza delle sue decorazioni. L’importante struttura era collocata laddove i viandanti provenienti da Neapolis e diretti a Puteoli trovavano ristoro dalle fatiche del lungo viaggio.
Ambienti realizzati in epoche successive – corridoio e tabernae – concedevano la possibilità ai mercanti tra un bagno e l’altro, di intrattenere anche relazioni commerciali.
In buone condizioni si presentano ancora oggi il frigidarium (ambiente riservato ai bagni freddi) il vestibolo e le latrine, associati ai mosaici di pregiata fattura realizzati in tessere bianche con cornice nera che caratterizzano questi ambienti, e che purtroppo non risultano essere in ottime condizioni a causa delle intemperie e degli agenti atmosferici cui sono esposti.
Il tema principale – di questi mosaici – riguarda l’incontro e le nozze di Anfitrite ePoseidon, a cui prendono parte tutte le creature appartenenti al mondo marino come i delfini le nereidi ed i tritoni.
Partendo dall’ingresso e giungendo alla latrina, si incontra il primo mosaico figurativo demarcato da un abside che – nelle linee orizzontali rappresentanti le onde marine – lascia scorgere due delfini, mentre più in basso una figura risulta difficilmente identificabile, probabilmente un Grifo di mare.
La raffigurazione del vestibolo poi, descrive la scena di una nereide seduta sulla coda di un giovane tritone in cui in basso a sinistra appare un delfino ed ai lati superiori due amorini.
Il mosaico del vestibolo, con Tritone e NereideCertamente più complesso è il mosaico quadrangolare del Frigidarium, a figure nere su fondo bianco, in cui vi è rappresentato un corteo di animali mitici seguiti e cavalcati da personaggi antropomorfi, arricchito da rappresentazioni di delfini posti ai quattro lati.
Il complesso – realizzato interamente in opera vittata laterizia e reticolata – doveva essere posto su più livelli, come testimonia una gradinata che conduce ad ambienti ormai perduti per sempre e che in parte furono distrutti a causa delle costruzioni moderne. Fonte : antika.it