Published on giugno 8th, 2015 | by Antonio Ciccotti
0Come arrivare a via Toledo Napoli
Via Toledo ( per molti napoletani detta via Roma) si trova in una zona centralissima ,la via per antonomasia dello struscio e dello shopping napoletano. Facile arrivarci da più parti della città ed in diversi modi, con la modernissima metro Linea 1 con partenza da Piazza Garibaldi ed arrivo alla fermata appunto di Toledo o anche tramite una passeggiata panoramica ammirando le bellezze della città e sia in autobus.
Se si preferisce utilizzare i mezzi pubblici partendo dalla stazione centrale di piazza Garibaldi basta prendere la Linea 1 come ribadito sopra,ma anche la Linea 2 della metropolitana in direzione Pozzuoli ,basta scendere a Montesanto ed in pochissimi minuti sarete su via Toledo ,scendendo tutta via Porta medina e via della Pigna Secca, ci si troverà in piazza Carità.
Continuando lungo tutta via Toledo, alla fine di essa, si troverà piazza Trieste e Trento. Da lì è già possibile vedere la meta e in pochi passi ci si arriva, altrimenti si può prendere un autobus all’uscita della stazione, linea R2, che porterà direttamente in piazza Trieste e Trento.
Terminata via Toledo si potrà cosi far visita a Piazza del Plebiscito ,li avrete la possibilità di visitare altri imponenti monumenti della città che non si trovano molto lontani come ad esempio il teatro San carlo, il più antico teatro d’opera in Europa ancora attivo e uno dei più importanti teatri lirici al mondo, la galleria Umberto I, storica galleria commerciale risalente alla fine del 1800 ed il Maschio Angioino, storico castello medievale e rinascimentale.
Storia di via Toledo
« Dopo cena ho passeggiato per un’ora in via Toledo. Folle di gente, si può a malapena distinguerla da Broadway » |
(Herman Melville) |
Via Toledo è una delle arterie principali di Napoli ed è lunga circa 1,2 km.
Il percorso inizia da Piazza Dante e termina in Piazza Trieste e Trento, nella sequenza della strada si diramano altre arterie di notevole importanza, piazze, chiese e palazzi nobiliari. La via è una delle tappe dello shopping napoletano e della vita culturale fin dal XVI secolo.
Fu voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536 su progetto degli architetti regi Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa.
La strada correva lungo la vecchia cinta muraria occidentale di epoca aragonese che per le ampliazioni difensive proprio di don Pedro fu resa obsoleta e quindi eliminata.
Nel corso dei secoli la sua fama è stata accresciuta tramite i viaggi del Grand Tour e di alcune citazioni nelle canzoni napoletane.
Il 15 maggio 1848 la via fu teatro della repressione messa in atto da Ferdinando II contro i liberali napoletani che difendevano la costituzione da poco ottenuta, vi furono innalzate barricate espugnate dai reparti di mercenari svizzeri dell’esercito con numerosi morti e il successivo saccheggio di Palazzo Cirella.
Tra gli anni trenta e la metà del XX secolo, una zona a oriente della via è stata devastata dagli sventramenti per il “risanamento” del Rione Carità (l’attuale zona dei Guantai Nuovi-via Cervantes) e la successiva costruzione (al posto degli antichi palazzi) di edifici di volumetria eccezionale rispetto alla struttura viaria, ben rappresentativi della speculazione edilizia avvenuta nel periodo dell’amministrazione laurina.
Dal 18 ottobre del 1870 al 1980 la strada si è chiamata Via Roma in onore della neocapitale del Regno d’Italia.
Fu il Sindaco Paolo Emilio Imbriani a deliberarlo, decisione impopolare che suscitò numerose reazioni contrarie, a cominciare da quella dello storico Bartolommeo Capasso che, nonostante fosse dichiaratamente a favore dell’unità d’Italia, definì la scelta «una denominazione che non ha guari, disconoscendosi la storia si è voluta in altro mutare».
In città si diffuse una strofetta che recitava: «Nu’ ritto antico, e ‘o proverbio se noma, rice: tutte ‘e vie menano a Roma; Imbriani, ‘a toja è molto diversa, non mena a Roma ma mena a Aversa» (ad Aversa si trovava infatti la prima struttura manicomiale in Italia, la Real Casa dei matti aperta nel 1813).
La strada vede nel 2012 l’inaugurazione della stazione Toledo della Metropolitana di Napoli ed è, a partire da via Armando Diaz fino a piazza Trieste e Trento, interamente adibita a transito pedonale.
La strada è stata citata anche da Stendhal, che ha scritto:
« Parto. non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo. » |
(da Rome , Naples, Florence, a cura di H. Marineau, Paris, Le divan, 1927 vol III, p. 22, annotazione dell’8 marzo 1817) |
Elenco dei principali monumenti su via Toledo
La strada è una delle principali mete turistiche della città offrendo un numero elevato di edifici civili e religiosi monumentali, nonché congiungendo due importanti piazze cittadine.
Tra i principali siti di interesse storico-architettonico che si affacciano sulla strada, vanno menzionati (partendo da Piazza Trieste e Trento a salire fino a Piazza Dante):
- Palazzo Cirella;
- Galleria Umberto I;
- Palazzo Berio;
- Palazzo Barbaja;
- Palazzo De Sinno;
- Palazzo del Banco di Napoli;
- Palazzo Zevallos;
- Palazzo Monaco di Lapio;
- Palazzo Lieto;
- Palazzo Tocco di Montemiletto;
- Palazzo della Banca Nazionale del Lavoro;
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Toledo;
- Palazzo Buono;
- Palazzo Cavalcanti;
- Palazzo del Nunzio Apostolico;
- Palazzo Trabucco;
- Palazzo Mastelloni;
- Palazzo dell’INA;
- Palazzo Della Porta;
- Chiesa di San Nicola alla Carità;
- Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo;
- Palazzo Doria d’Angri;
- Basilica dello Spirito Santo;
- Palazzo De Rosa.